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Cosa fare se il tuo gatto ha ingerito un filo o un corpo estraneo

Cosa fare se il tuo gatto ha ingerito un filo o un corpo estraneo

Un gatto arancione che guada qualcosa con interesse

I gatti norvegesi delle foreste hanno un’indole predatoria molto forte, e per questo sentono l’istinto di cacciare e mangiare le proprie vittime, siano esse piccoli roditori, insetti o lucertole. Tuttavia, se il gatto non è libero di uscire in giardino o seguirvi in delle gite all’aria aperta, può succedere che inizi a giocare con oggetti inanimati, simulando la caccia all’interno delle mura domestiche.

È proprio in questo modo che, preso dalla frenesia, potrebbe ritrovarsi ad ingerire fili o corpi estranei non commestibili, che potrebbero bloccarsi all’interno dello stomaco o dell’intestino, causando non pochi problemi: una volta nell’apparato digerente infatti, non sempre gli oggetti ingeriti riescono ad essere evacuati naturalmente, e la loro permanenza nel corpo del gatto potrebbe rivelarsi estremamente pericolosa.

Il gatto ha ingerito un corpo estraneo: come me ne accorgo?

In linea generale, se ciò che il gatto ha ingerito riesce a lasciare lo stomaco e ad attraversare l’intestino senza problemi, ci accorgeremo dell’accaduto soltanto nel pulire la lettiera: in questo caso, fortunatamente il gatto sarà riuscito a liberarsi da solo del problema e il corpo estraneo non avrà creato alcun danno. Se ci si accorge della presenza di fili di tessuto o altri oggetti nelle feci del proprio gatto, un consiglio è quello di eliminare dalla portata del gatto elementi simili che potrebbe trovare in giro per casa, e magari evitare in futuro di farlo giocare con gomitoli o altri giochi in tessuto, prediligendo quelli in plastica.

Al contrario, se l’oggetto in questione è rimasto intrappolato nello stomaco, il gatto mostrerà questo disagio vomitando per molte volte al giorno, nonostante smetta di mangiare: questo accade perchè il corpo del felino cerca di liberarsi da solo del corpo estraneo, che non riesce a passare nell’intestino e rimane all’interno della mucosa gastrica, inducendo il vomito. Per questo motivo è importante monitorare attivamente la salute del tuo gatto. Se il gatto riesce a rigurgitare il corpo estraneo, il disagio dovrebbe risolversi spontaneamente: se al contrario però continua a stare male, è bene portarlo immediatamente dal veterinario.

Allo stesso modo, potrebbe invece capitare che il corpo estraneo riesca a passare lo stomaco ma che rimanga bloccato nel lume intestinale. In questo caso il gatto molto probabilmente non vomiterà, perchè lo stomaco sarà libero, ma potrebbe manifestare inappetenza, spossatezza e difficoltà nella defecazione. Anche in questo caso è importantissimo portarlo rapidamente dal veterinario.

Perchè il mio gatto ingerisce oggetti non commestibili?

Se l’ingestione sporadica di corpi estranei o frammenti di tessuto può essere considerata un fenomeno normale e di poco conto nella vita di un felino domestico, se ci si accorge che il proprio gatto ingerisce oggetti non commestibili molto di frequente, molto probabilmente la causa è di tipo psicologico. Il fenomeno di ingerire oggetti non commestibili prende il nome di picacismo: si tratta di un disturbo del comportamento alimentare, che origina da un disagio psicologico dell’animale.

Un allontanamento troppo precoce da mamma gatta o un cattivo svezzamento possono essere due delle moltissime cause che innescano questo comportamento nei cuccioli, che in questo caso tenderanno a mangiare filamenti e pezzi di tessuto e a mimare la poppata succhiando la stoffa. Ma se il tuo gatto ha iniziato a ingerire corpi estranei da adulto, molto probabilmente desidera attirare la tua attenzione per manifestarti un disagio.

Un gatto avventuriero come il norvegese delle foreste ha infatti bisogno di sfogare la sua indole più selvaggia, correndo tra la neve e nella natura. Passare tutto il suo tempo tra le mura domestiche potrebbe essere per lui una fonte di stress e sofferenza, e quindi in qualche modo indurlo a mangiare piccoli oggetti non commestibili per sfuggire alla noia. Se il tuo gatto dovesse manifestare questo comportamento, assicurati di fare tutto il possibile per il suo benessere psico-fisico.

Il mio gatto ha ingerito un corpo estraneo: quanto è grave?

Rispondere a questa domanda senza la visita di un veterinario, è molto difficile. La gravità della situazione dipende infatti dalla collocazione del corpo estraneo all’interno dell’apparato digerente del gatto. Per questo motivo il veterinario eseguirà una serie di indagini strumentali per verificare l’esatta collocazione dell’oggetto e decidere poi come intervenire.

In linea generale, possiamo dire che se il gatto vomita, molto probabilmente l’oggetto è fermo nello stomaco, e la situazione è facilmente risolvibile (sempre con l’aiuto di un veterinario); al contrario, se invece il corpo estraneo è riuscito a passare all’interno dell’intestino, le cose si complicano. L’intestino è infatti un enorme “tubo” composto da moltissimi segmenti e anse, e l’oggetto rischia di incastrarsi man mano che procede verso il retto.

Incastrandosi in questa regione, il materiale ingerito provocherebbe un’ostruzione severa del lume intestinale, portando a complicanze molto pericolose a seconda sella gravità di tale ostruzione: se il corpo estraneo ostacola in qualche modo l’afflusso di sangue, si potrebbe infatti verificare un infarto intestinale a valle dell’ostruzione, oppure una perforazione dell’intestino, con conseguente riversamento del suo contenuto all’interno della pelvi e successiva peritonite. Questo ci fa capire come sia fondamentale intervenire subito e portare immediatamente il gatto dal veterinario, prima che sia troppo tardi.

Primo piano di giotto sdraiato su una poltrona

Ingestione di un corpo estraneo: come comportarsi in base al tipo di oggetto

La gravità della situazione ovviamente dipende anche dalla tipologia di corpo estraneo che il gatto ha ingerito. Genericamente possiamo suddividere gli oggetti di più frequente ingestione da parte dei gatti in occlusivi e perforativi. I corpi occlusivi sono specialmente le matasse di tessuto oppure gli oggetti di plastica dalla forma smussata; per ciò che riguarda i corpi perforativi invece, in questo caso ci si riferisce ad oggetti dalla forma affusolata, che potrebbero provocare la rottura dello stomaco o dell’intestino.

Per quanto nessuna di queste due categorie di corpi estranei sia da sottovalutare, se ci si rende conto che il proprio gatto ha ingerito un corpo estraneo potenzialmente perforativo, ci si deve rivolgere istantaneamente ad un veterinario, in modo da evitare complicazioni gravi. Se invece ci si accorge che il gatto ha masticato ed ingerito dei frammenti di tessuto, fili di lana o piccole matasse di stoffa, si può decidere di monitorare il suo comportamento per 24 ore prima di allarmarsi, nell’eventualità che il felino riesca a liberarsi da solo del problema.

Il gatto ingerisce un corpo estraneo: come si interviene?

Dopo le indagini strumentali, il veterinario potrebbe aver individuato con certezza la posizione del corpo estraneo, oppure non avere idea di dove si trovi: questo accade perchè è molto difficile guardare all’interno degli organi cavi con la strumentazione a disposizione, per cui è probabile che il medico intervenga sul gatto basandosi sui suoi sintomi. In questo caso è fondamentale che il proprietario faccia al medico una descrizione precisa e puntuale dei comportamenti anomali riscontrati nel gatto nelle ultime 48 ore, in modo da indirizzare il medico in maniera corretta verso la fonte del problema.

Nel caso in cui non si riuscisse a visualizzare il corpo estraneo per via strumentale, anche eventuali sospetti del proprietario riguardo il possibile oggetto ingerito potrebbero fare la differenza: si consiglia quindi di cercare attentamente in casa eventuali materiali, articoli o oggetti rosicchiati e smangiucchiati, in modo da avere quante più notizie possibili da poter riferire al medico durante la visita.

Se il corpo estraneo è fermo nello stomaco, un primo approccio consiste nel somministrargli un preparato dall’effetto emetico, ossia in grado di indurre il vomito e quindi aiutare il gatto ad espellerlo. Tuttavia, se si tratta di un oggetto perforativo, oppure se l’emetico non dovesse essere risolutivo per l’espulsione del corpo estraneo, il medico potrebbe scegliere di eliminarlo in corso di gastroscopia, ovviamente previa sedazione del felino tramite anestesia.

Nel caso in cui invece il corpo estraneo avesse raggiunto l’intestino, è cruciale conoscere la sua posizione: se infatti esso si trova vicino all’uscita, quindi nell’intestino crasso del gatto, il medico potrebbe optare per una procedura non invasiva e tentare di farglielo evacuare tramite uno specifico massaggio dell’addome; al contrario, se invece il corpo estraneo è bloccato nei tratti superiori dell’intestino, nella maggior parte dei casi è assolutamente necessario intervenire chirurgicamente. Se il gatto arriva dal veterinario già in corso di peritonite, si potrà ancora intervenire, ma il tasso di mortalità per questo intervento è molto molto elevato. È quindi assolutamente fondamentale muoversi con rapidità e osservare con attenzione i comportamenti del proprio gatto, in modo da allarmarsi in tempo e salvargli la vita.

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