Skip to content Skip to sidebar Skip to footer

La salute nel gatto norvegese: ecco come monitorarla al meglio

La salute nel gatto norvegese: ecco come monitorarla al meglio

Un gatto norvegese all'ombra di un albero

Maestoso, elegante e di indole pacifica, il norvegese delle foreste (Norsk skogkatt) sta conquistando il cuore degli amanti dei gatti in tutto il mondo, Italia compresa. Questa varietà felina di origini nordiche esiste da secoli ma è stata ufficialmente riconosciuta solo nel 1977; si contraddistingue per una struttura fisica imponente (le femmine adulte arrivano a 7-8 kg; i maschi più grossi possono pesare anche 12 kg), per le zampe posteriori più lunghe di quelle anteriori e per la testa triangolare, con grandi occhi ovali di colore chiaro.

Nel corso della sua storia evolutiva, la razza ha sviluppato una serie di adattamenti in risposta al rigido clima scandinavo. La canna nasale allungata è ideale per riscaldare la gelida aria nordica. Il pelo lungo fino a 10 centimetri, con abbondante sottopelo lanoso e impermeabile, offre protezione contro i rigori dell’inverno delle alte latitudini. I lunghi arti posteriori permettono al norvegese delle foreste di muoversi agilmente sul terreno innevato o ghiacciato, senza sfregare la pancia al suolo. Anche le zampe presentano adattamenti ai climi freddi: larghe e palmate, con abbondanti ciuffi di pelo tra le dita, permettono all’animale di muoversi senza sprofondare nella neve fresca, proteggendo al contempo i cuscinetti dal freddo.

Gli adattamenti alla vita nelle foreste scandinave hanno regalato a questa razza felina un aspetto peculiare: con la sua caratteristica criniera e i ciuffetti di pelo in cima alle orecchie, il norvegese delle foreste è molto simile alla lince. Il carattere, però, è tutt’altro che selvatico: abituato alla vita domestica, questo gatto rivela un temperamento mite, calmo e giocoso, pur essendo molto dinamico.

Essendo una razza naturale (ossia non ottenuta tramite incroci con altre varietà feline), il norvegese delle foreste gode spesso di un’ottima salute e può vivere fino a 16-18 anni d’età. Tuttavia, richiede cure amorevoli da parte dei proprietari, che devono anche essere consapevoli di alcune gravi patologie congenite che possono colpire gli esemplari di questa razza.

Come prendersi cura del gatto norvegese delle foreste

La salute di un gatto, come quella dei suoi padroni, passa innanzitutto attraverso una corretta alimentazione. Per il norvegese delle foreste la dieta ideale è ricca in proteine, per assecondare la naturale propensione della razza alla caccia. Ti sconsigliamo invece la somministrazione di mangimi ad elevato contenuto in cereali, dato che i gatti di questa razza presentano frequentemente un’intolleranza al riso, che può sfociare in violente reazioni allergiche. I cuccioli dovrebbero mangiare 4 volte al giorno, mentre per gli adulti due pasti sono sufficienti. Evita di sovralimentare il tuo norvegese delle foreste, per scongiurare problemi di obesità e le conseguenti complicazioni (diabete, problemi cardio-circolatori, infertilità).

Altrettanto importante per la salute del tuo amico a quattro zampe è una regolare cura della sua maestosa pelliccia. Il pelo del norvegese delle foreste, in realtà, non tende ad annodarsi, pertanto una spazzolata settimanale è più che sufficiente. All’arrivo della bella stagione, questo gatto va incontro a un’imponente muta: in questa fase è importante spazzolarlo quotidianamente e somministrargli integratori alimentari che lo aiutino ad eliminare i boli di pelo che si formano nello stomaco a causa delle meticolose attività di pulizia a cui i felini sono soliti dedicarsi.

Occhi e orecchie vanno periodicamente puliti con un batuffolo di cotone inumidito; anche i denti devono essere sfregati regolarmente con un apposito spazzolino, per mantenerli sani ed eliminare i depositi di tartaro. Questa razza ama l’acqua quindi potrai, di tanto in tanto, fare il bagno al tuo gatto; ti consigliamo però di evitare l’uso di detergenti aggressivi, che potrebbero eliminare lo strato lipidico che mantiene il suo pelo vigoroso e lucente.

Le visite veterinarie periodiche sono importanti per mantenere sempre sotto controllo la salute dell’animale. Altrettanto fondamentale è fargli somministrare le vaccinazioni raccomandate ed eseguire i trattamenti antiparassitari annuali contro leishmaniosi e filariosi. Per prevenire pericolose malattie contagiose come l’HIV felino o la leucemia felina, poi, è importante che il norvegese delle foreste non entri in contatto con gatti randagi o inselvatichiti.

Se desideri far riprodurre il tuo gatto Nork skogkatt, ricorda che la razza è protetta e che gli incroci con altre varietà feline sono vietati. La maturità sessuale è piuttosto precoce: i maschi possono essere sessualmente attivi già dai 7 mesi. Le femmine spesso hanno il primo calore attorno ai 9-10 mesi d’età; per la prima cucciolata, però, si consiglia di attendere che la gatta abbia almeno un anno. La gestazione e il parto di norma non presentano complicazioni, ma conviene avere sempre a portata di mano il numero del veterinario, in caso di emergenze.

Primo piano di un gatto norvegese bianco e nero

Le principali malattie congenite del norvegese delle foreste

Nonostante la sua proverbiale salute di ferro, il Nork skogkatt può presentare una serie di gravi patologie ereditarie che richiedono attente cure veterinarie. Le principali malattie che si possono riscontrare in questa razza sono:

  • displasia dell’anca: consiste in una malformazione dell’anca che fa sì che la testa del femore esca dalla sua sede. In casi di lieve entità, il gatto non dà segni di sofferenza e non presenta limitazioni nel movimento. In caso di displasia grave, però, il dolore può diventare invalidante per l’animale, che si muove più lentamente ed evita scatti e balzi. Può essere diagnosticata tramite radiografia delle anche. La miglior prevenzione consiste nel non far riprodurre gli adulti che presentano la patologia;
  • cardiomiopatia ipertrofica: provoca un ingrossamento del cuore. La presenza di un soffio cardiaco è spesso indice della malattia; la conferma della diagnosi si ottiene tramite eco-cardiogramma. Si tratta di una malattia molto diffusa nei gatti e può essere facilmente tenuta sotto controllo con appositi medicinali e periodici controlli veterinari;
  • glicogenosi di tipo IV (malattia di Andersen): è una seria patologia autosomica recessiva che colpisce il metabolismo del glucosio e provoca l’accumulo di glicogeno in alcune tipologie cellulari, causando gravi disfunzioni degli organi. Le forme più severe causano morte precoce, nel periodo embrionale oppure subito dopo la nascita. Esistono però forme tardive della malattia, che si manifestano quando il gatto ha già alcuni mesi di vita. I sintomi sono tremori, febbre, difficoltà a masticare, apatia e perdita di tono muscolare. Sfortunatamente, questa rara patologia è quasi sempre letale negli individui che presentano entrambi i geni recessivi. Tramite un semplice test del DNA è possibile scoprire quali gatti sono portatori di una singola copia recessiva del gene: questi individui sono di solito asintomatici, ma non dovrebbero mai essere utilizzati nei programmi di riproduzione;
  • sindrome del rene policistico: è una patologia autosomica dominante a sviluppo lento, che provoca la formazione di cisti all’interno dei reni dell’animale, alterandone la funzionalità. Nella fase conclamata della malattia, il gatto perde peso, mostra scarso appetito, soffre di nausea, urina frequentemente ed emana un cattivo odore dalla bocca. La malattia, purtroppo, non è curabile e nella fase conclusiva sfocia in un’insufficienza renale letale. Essendo una patologia ereditaria causata da un gene dominante, gli individui malati non devono essere utilizzati per produrre nuove cucciolate.

Accorgimenti per il benessere psicologico del tuo Norsk skogkatt

Innumerevoli studi hanno dimostrato che, nell’essere umano, la salute fisica e quella psicologica sono indissolubilmente intrecciate. Lo stesso principio vale, ovviamente, anche per gli animali. Per avere un norvegese delle foreste sano e felice, quindi, è necessario assecondare le sue inclinazioni naturali.

Questo felino è estremamente intelligente e socievole; ama la compagnia dell’uomo, interagisce con il proprietario con dolci miagolii e soffre quando viene lasciato solo per molto tempo. Coinvolgilo nelle tue attività quotidiane e ritagliati del tempo per giocare con lui e coccolarlo: la sua dolcezza e la sua acuta intelligenza ti sorprenderanno.

Nonostante il carattere paziente e sornione, il norvegese delle foreste è pur sempre un animale molto attivo, che necessita di alcuni spazi di libertà. L’ideale sarebbe potergli permettere di uscire a suo piacimento all’aria aperta, ma se non è possibile puoi sempre portarlo a spasso al guinzaglio oppure destinare un piccolo angolo della casa al suo svago, dotandolo di un tiragraffi e di piccoli giochi. In natura, il Norsk skogkatt è uno spietato predatore, pieno di vitalità e in continuo movimento. Non stupirti o arrabbiarti se lo trovi arrampicato sui mobili e sulle librerie: fa parte della sua indole.

Un altro tratto sorprendente del carattere di questa razza è la sua passione per l’acqua: a differenza di tutti gli altri gatti, il norvegese delle foreste non teme di bagnarsi e si immerge volentieri. Permetti al tuo gatto di manifestare le sue inclinazioni naturali: avrai così un animale sano ed equilibrato, che tollererà serenamente la vita tra le mura domestiche.

Sign Up to Our Newsletter

Be the first to know the latest updates

[yikes-mailchimp form="1"]